Stampanti: autentico boom di ricerche online durante il lockdown

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I trend di ricerca di Google, si sa, sono estremamente interessanti: il motore di ricerca è a giusta ragione considerato un fedele “termometro” di ciò che più interessa ai consumatori, ecco perché dalla loro consultazione emergono aspetti assai suggestivi.

Il recente periodo di lockdown che gli italiani sono stati chiamati a rispettare ha creato non pochi scombussolamenti nei consumi tradizionali, e un dato molto interessante è quello che riguarda le stampanti, le periferiche informatiche ormai ampiamente diffuse non solo negli uffici e nelle aziende, ma anche nelle abitazioni private.

Stampanti: boom di ricerche in pieno lockdown

Consultando Google Trends, un tool che il motore della “grande G” mette gratuitamente a disposizione dei navigatori, emerge un dato molto interessante: nel cuore del lockdown la quantità di ricerche online riguardanti le stampanti è cresciuta in modo molto netto.

Analizziamo il grafico relativo agli ultimi 12 mesi, disponibile a questo link, il quale è strutturato in relazione a un parametro che Google definisce “Interesse nel tempo” e che spazia da un minimo di 0 fino ad un massimo di 100.

Nei primi mesi del 2020 il livello di interesse da parte dei navigatori si è confermato sui medesimi livelli degli ultimi mesi del 2019, ovvero al di sotto di un interesse nel tempo pari a 50.

Il cambiamento del trend, brusco e netto, si è verificato con l’avvento del lockdown: mentre la cittadinanza italiana è stata chiamata a restare chiusa in casa per motivi di sicurezza sanitaria, le ricerche online relative a tali prodotti sono cresciute in modo assai cospicuo fino a raggiungere il picco di un interesse nel tempo pari a 100, ovvero il massimo possibile, nella settimana compresa tra il 22 e il 28 marzo.

Questo dato è particolarmente altisonante anche laddove lo si consideri nell’ambito di un lasso temporale più lungo: visionando il grafico relativo ai volumi di ricerca degli ultimi 5 anni, disponibile a questo link, si nota chiaramente che un interesse nel tempo di 100 non era mai stato raggiunto, anzi non si era mai superato il livello 75.

Alla base del trend, la necessità di stampare autocertificazioni

Questo trend, è evidente, non è stato affatto casuale, e alla sua base c’è sicuramente il fatto che durante il lockdown i cittadini sono stati chiamati a produrre delle autocertificazioni tramite le quali giustificare i propri spostamenti.

Questi documenti avevano valore legale e dovevano essere esibiti alle forze di polizia in caso di controllo, ed evidentemente tante persone che non avevano in casa una stampante, o che magari disponevano di modelli obsoleti e malfunzionanti, hanno effettuato delle ricerche in rete per poterne acquistare una; l’attività dei corrieri d’altronde non è mai stata interrotta, anzi il commercio elettronico ha vissuto un’ulteriore “spinta” in questo periodo così particolare.

Grandi volumi di ricerca anche per i consumabili

In tale periodo, ovviamente, i cittadini hanno dovuto procurarsi anche all’acquisto di cartucce e toner da utilizzare presso la propria stampante, a prescindere dal fatto che fosse una stampante che già si possedeva o, al contrario, un modello che si è acquistato online in tale periodo.

Chi disponeva, ad esempio, di una stampante Epson XP 225, avrà sicuramente fatto riferimento ad e-commerce del settore quali LaMiaStampante per procurarsi i consumabili necessari per poter stampare quanto necessario, non a caso siti web come questo hanno dovuto far fronte a tantissimi ordini.

Una curiosità: nelle rilevazioni più recenti, ovvero quelle delle prime settimane di luglio, i volumi di ricerca relativi alle stampanti sono tornati su livelli normali, ciò conferma ulteriormente il fatto che tantissime persone, in Italia, hanno avuto quest’esigenza nel corso della quarantena.


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