IPTV illegale: arresti e condanne severe per un gruppo di utenti

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Al momento sono numerosi i paesi impegnati nella lotta alle IPTV illegali, e l’Italia ovviamente non fa eccezione. Negli ultimi mesi i quotidiani mondiali hanno iniziato a riportare una serie di vittorie registrate dalle istituzioni in giro per il globo, contro un fenomeno del cosiddetto pezzotto. Una delle notizie più recenti riguarda lo smantellamento di una rete di broadcaster illegali in Grecia, e si tratta di un fatto che merita di essere approfondito.

Il successo della polizia greca contro le IPTV

Di recente, è emersa una notizia che racconta quanto segue: le forze di polizia greche hanno smantellato un’organizzazione criminale responsabile di una delle IPTV illegali più importanti del paese. In base a quanto trapelato dagli organi di stampa, la rete smantellata avrebbe causato negli anni danni ai broadcaster ufficiali superiori ai 100 milioni di euro, generando oltre 25 milioni di euro di profitto in otto anni.

Ovviamente questi soldi sono stati poi riciclati attraverso pratiche comuni come l’acquisto di immobili e di altri “beni copertura”. Inutile poi sottolineare che gli introiti delle IPTV illegali finiscono per finanziare anche le altre attività illecite delle organizzazioni che se ne occupano. L’operazione della polizia greca, alla fine, ha portato dei risultati notevoli: l’organizzazione è stata infatti sgominata, e sono stati sequestrati beni come immobili e auto di lusso, insieme ad una considerevole somma di denaro in contanti (100 mila euro circa). Senza poi contare l’arresto di 10 membri dell’organizzazione criminale.

Da sottolineare il fatto che gli arresti e le multe sono logicamente arrivati anche in Italia, grazie all’operato della Guardia di Finanza. La nuova legge anti pezzotto, che può essere approfondita grazie agli articoli degli esperti, prevede infatti pene fino a 3 anni di reclusione e multe fino ad un importo di 5.000 euro. Fra le altre cose, la lotta alla pirateria e al pezzotto è diventata molto più efficace: oggi, infatti, le forze dell’ordine tricolori possono contare su piattaforme e metodi di individuazione degli utenti molto più efficienti rispetto al recente passato.

La piaga del pezzotto e i danni economici ai broadcaster

Si sa che il pezzotto è un fenomeno molto pericoloso, non solo perché alimenta le organizzazioni criminali e i loro traffici illeciti, ma anche perché causa un grave danno economico ai broadcaster e in generale all’economia dei paesi. Anche l’Italia subisce pesanti conseguenze da questo punto di vista, considerando che le IPTV illegali finiscono per alzare i costi degli utenti con un regolare abbonamento, e causano anche la perdita di diversi posti di lavoro. In Grecia, ovviamente, la situazione è identica. Società di broadcasting come la Cosmote e la Nova hanno registrato perdite finanziarie considerevoli a causa del pezzotto, così come Vodafone. Si parla di oltre 100 milioni di euro negli ultimi anni. Per quel che riguarda l’operazione condotta dalle forze dell’ordine greche, sono state mosse svariate denunce per reati molto gravi come il riciclaggio di denaro e la violazione della proprietà intellettuale.


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