Microsoft Modern Webcam: ideale per lo smart working

Di
Microsoft Modern Webcam

La pandemia globale ha ridimensionato completamente il mondo del lavoro e ora, lo smart working ha assunto un’importanza fondamentale. Per assolvere alle nuove necessità che questo stile di vita comporta, Microsoft ha presentato alcuni accessori hardware. Tra questi, la nuova Microsoft Modern Webcam che l’azienda ha lanciato a una decina di anni di distanza dalla precedente.

La Microsoft Modern Webcam è in grado di offrire immagini HDR fino a 1080 p a 30 fps. Il dispositivo può essere fissato alla macchina, alla scrivania o a un treppiede mediante un connettore USB-A. Dispone di un campo visivo standard di 78 gradi e di funzioni “True Look” tra cui il ritocco del viso, la regolazione della luce fissa e la messa a fuoco automatica. L’unico problema è che non è compatibile con Windows Hello.

Per quanto riguarda la privacy, la webcam è dotata di un otturatore integrato con indicatore di utilizzo a LED, così è possibile stare lontani dalla fotocamera quanto si vuole. Inoltre, Microsoft afferma che il nuovo accessorio è progettato per le chiamate faccia a faccia, comprese le riunioni di Teams. La nuova gamma segue l’introduzione di Microsoft di un programma di certificazione dei dispositivi Teams per i prodotti di terze parti che offrono un pulsante Teams e un microfono premium per le chiamate sul posto di lavoro.

In termini di design, il dispositivo sembra una versione aggiornata della LifeCam HD 3000, rilasciata dall’azienda nel 2011, con bordi più arrotondati. Pesa 88,3 grammi, ovvero è circa 8 grammi più leggera della precedente. Il suo prezzo è di 69,99 dollari (circa 58.60 euro) e sarà disponibile in commercio a partire dal mese di giugno.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloTrend.it – Gadget e novità tecnologiche supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009