Mascherine protettive fatte in casa con una stampante 3D: dove trovare i file gratuiti

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Chi possiede una stampante 3D e vuole produrre in casa una mascherina efficiente che aiuti a non infettare gli altri, può scaricare gratuitamente i file messi a punto dal servizio di formazione al lavoro del Comune di Cosenza in partnership con il Laboratorio 3D dell’Istituto Da Vinci, rispettivamente rappresentati dal dottor Andrea Falbo e dal professor Bruno Gioffrè.

Cliccando sul link qui sopra troverete un archivio zippato contente al suo interno due file (maschera e filtro) di formato STL. Dovete stampare ogni parte separatamente, ricordando che un componente della mascherina non può essere stampato: il filtro interno. Per completare l’apparato protettivo dovete inserire un filtri rotondo certificato oppure dei filtri fatti in casa, anche con un ritaglio di TNT (tessuto non tessuto), oppure carta filtrante o addirittura un tovagliolo di carta, che impedisce almeno la fuoriuscita di saliva.

Ricordiamo che questa tipologia di protezione facciali non è concepita per fermare il virus o per filtrare altri agenti patogeni ma esclusivamente per limitare il cosiddetto droplet, ovvero le goccioline di secrezioni respiratorie e salivari, espulse con gli starnuti e i colpi di tossisce, che possono coprire distanze fino a 2 metri e rimangono per qualche tempo sospese nell’aria.


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