iPad solo a fine maggio in Italia: chiariamoci le idee su pregi e difetti

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Nel mondo dell’hi-tech il 2010 sarà sicuramente ricordato come l’anno dell’iPad, il nuovo tablet di lusso di Apple che abbina la facilità d’uso di uno iPhone alle funzionalità di un palmare. Un oggetto tanto desiderato che, per riuscire a far fronte a una domanda ben superiore alle previsioni, Apple ha comunicato che rinvierà di un mese la commercializzazione del suo tablet fuori dagli USA, quasi contestualmente al lancio della versione 3G negli USA. Dunque lo vedremo sugli scaffali italiani soltanto a fine maggio e continuiamo a non conoscere i prezzi con cui sarà venduto.

Approfittiamo dell’attesa per chiarirci ulteriormente le idee su questo computer, dai più osannato, da parecchi criticato per le sue défaillances, alcune delle quali probabilmente saranno superate dalla prossima release del firmware, che in futuro sarà dotato del nuovo sistema operativo iPhone OS 4. Vediamone quindi in sintesi i principali pregi e difetti:

L’iPad piace perché:
* è facile da utilizzare: si gestisce toccando immagini e testi sullo schermo, come sull’iPhone, e la tastiera appare direttamente sullo schermo;
* è perfetto per visualizzare foto, vedere film e programmi tv, per leggere libri, giocare con videogame, navigare in Internet, leggere la posta elettronica (meno comodo per scrivere e-mail e lunghi testi);
* è dotato di un ottimo schermo, con eccellente retroilluminazione, buona anche la resa dei colori e il contrasto, eccezionale specialmente per la visione di filmati HD;
* è veloce, grazie al processore Apple;
* l’applicazione per gli e-book (chiamata i-Books) è molto intuitiva e ha una grafica molto curata;
* ha una struttura in alluminio che non si graffia come quella dell’iPhone.

L’iPad non piace perché:
* è troppo pesante: circa 700 grammi per il modello WiFi (contro i circa 290 grammi del concorrente Kindle), affatica il braccio, se non usato in poltrona o a letto;
* il touchscreen si riempe subito di fastidiose ditate, nonostante il decantato rivestimento oleofobico;
* non possiede la funzione di multitasking, ovvero può eseguire un solo programma per volta;
* non supporta il linguaggio Flash, quindi non permette di visualizzare molti video presenti in Rete;
* la gestione/sincronizzazione dei file è difficile, richiede il passaggio obbligato da iTunes;
* non è possibile stampare un documento direttamente da iPad, sono necessarie apposite applicazioni;
* non possiede porte USB o slot per SD: è ammessa soltanto l’importazione delle foto dalla fotocamera digitale mediante adattatore USB o SD;
* ha una memoria limitata (soltanto 16 Gigabyte per il modello più economico);
* vive all’interno di un sistema ‘chiuso’: per installare i programmi bisogna necessariamente passare attraverso Applestore;
* non è dotato di fotocamera
* i programmi per iPhone sono visualizzati con le dimensioni che hanno sullo smartphone di Apple oppure ingranditi, ma perdono in definizione;
* non si può usare con le funzioni di telefono, se non con software come Skype; vale a dire che non si può togliere la scheda dal cellulare e inserirla nell’iPad.

Controverse le opinioni sulle difficoltà nella connettività WiFi: alcuni utenti non rilevano alcun problema nel caricamento veloce delle pagine, mentre altri lamentano notevoli difficoltà per ‘agganciare’ e mantenere una connessione senza fili.

Un altro modo interessante per ingannare l’attesa dell’uscita dell’iPad è iniziare a familiarizzare con le migliaia di applicazioni ad esso dedicate che sono fiorite in questi mesi. Programmi che permettono di sfruttare al meglio la potenza di calcolo e la potenza dello schermo da 9,7 pollici dell’ultima creatura di Steve Jobs. L’applicazione più scaricata dagli americani è iBooks, il software per accedere all’enorme libreria digitale. Non a caso, la domanda che si pongono tutti coloro che hanno a che fare con l’editoria cartacea è questa: con l’iPad cambieranno per sempre le abitudini dei lettori? Di certo gli e-book sono già un fenomeno molto significativo, destinato a cambiare almeno parzialmente il nostro stile di vita: ‘scorrere’ un libro anziché sfogliarlo, prendere appunti su uno schermo digitale, consultare un reference con un clic. La tecnologia promette di cambiare molte abitudini dei lettori. E il cambiamento farà del bene all’ambiente, quindi secondo noi la lettura digitale è da accogliere con favore.


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