Pi-Top, un portatile modulare basato su Raspberry per imparare a programmare

Di

Pi-top è il nome di un’azienda britannica specializzata nello sviluppo di portatili basati su Raspberry Pi e mirati all’apprendimento della programmazione. Con il nuovo modello presenta un laptop modulare basato sul noto sistema integrato a basso costo e bassa potenza.

Dal punto di vista della scocca il portatile presenta una idea originale: la tastiera scorre in avanti e mostra non solo l’integrato del Raspberry ma anche un binario sul quale si possono con calma installare moduli aggiuntivi. Il primo è un “Inventor Kit” che consente di agganciare alcune componenti per esperimenti, ad esempio delle luci LED, un microfono sino a un sensore di movimento. Il sistema operativo è di nuovo pi-topOS Polaris. Lo scopo del Pi-Top non è distante da quello del Raspberry (insegnare e sperimentare) ma anziché alla fisica e all’elettronica è più orientato all’informatica pura.

Con il Pi-Top si può insegnare a scrivere codice e a fare qualche esperimento di elettronica, utilizzando un computer dotato di tastiera e di schermo oltre a una trackpad di buone dimensioni. La base è il Raspberry Pi 3 mentre lo schermo ha 14 pollici Full HD, orientabile fino a 180 gradi, una porta Ethernet, tre Usb 2.0 e una entrata audio mini jack fanno da complemento assieme a una porta di alimentazione.

Le schede aggiuntive per gli esperimenti possono essere inserite dopo aver fatto scivolare in avanti la tastiera e si agganciano magneticamente. All’interno, oltre ai giochi educativi e progetti da realizzare ci sono anche app più convenzionali, da Google Chromium, LibreOffice fino a Minecraft Pi Edition. Il costo del portatile è di 320 dollari (oppure 285 senza il Raspberry Pi).


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloTrend.it – Gadget e novità tecnologiche supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009