Che cos’è la Digital Rosetta Stone?

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Digital Rosetta StoneLa ricerca nel campo dei sistemi di memorizzazione dei dati è sempre più aperta e in continuo aggiornamento. Dopo che alcuni studiosi hanno sviluppato un modo per mantenere i dati in un hard disk mediante delle testine fisse e diamanti (tecnicamente detto Massive 2D Parallel Storage Technology, ne abbiamo parlato qui), altri studiosi stanno cercando di creare un hard disk capace di salvare i file per migliaia di anni. A differenza dei sistemi di storage usati al momento, che possono conservare i file “soltanto” per un periodo che oscilla tra i 30 e i 100 anni.

Questo prototipo fonda il suo funzionamento sulla scrittura degli elettroni su oggetti semiconduttori. Per il momento è capace di memorizzare 2,5 Terabyte di dati a una velocità di lettura di 150 Megabyte al secondo. Si chiama Digital Rosetta Stone, in onore della famosa stele di Rosetta, che con la sua iscrizione tradotta in tre lingue, fu la chiave per la comprensione dei geroglifici.

Grazie alla struttura ‘a cipolla’, gli strati sono alimentati da un lettore, mentre l’attacco ai file dei livelli è possibile grazie a interconnessioni metalliche tra induttori e corrispondenti maschere, il tutto in un oggetto che usa biossido di silicio.

Al momento la Digital Rosetta Stone è una delle nuove frontiere per la scoperta di altri sistemi per memorizzare i dati. Una sorta di sviluppo di tali tecnologie è rappresentato dalle SSD che utilizzano, anch’esse i semiconduttori, ma con una struttura e un funzionamento diversi.

Stefano Piscina


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